
Semplicemente, il “poeta del gol”. Ne faceva ma, più ancora, li ispirava con una fantasia XXXL, crossando al bacio dall’una e dall’altra fascia. Ambidestro. Il “romanziere del dribbling”: li declinava in tutte le salse. Prego, si accomodi. Claudio Sala, nato l’8 settembre del 1947 (Monza, Napoli, il Torino tricolore, la Nazionale) è nel salone della Hall of Fame rossoblù. Con la maglia del club più antico in Italia giocò due stagioni (41 presenze in campionato) e fece l’ultima partita in una carriera top. Centrò la promozione in Serie A con la Nord ricoperta da un tetto di pon-pon. Limpida classe di brasiliano, più che indigena. Finte, contro-finte. Tacco, suola e… via come una molla! Un campionario saporito come le delizie di un churrasco. Metteva gli avversari sulla griglia, cucinandoli a vampate. Dove è passato, eh?