
Gol, assist, sgroppate. Mica male come biglietto da visita. Per uno che in casa Genoa, paradosso vuole, non ha bisogno di presentazioni. La conoscenza è foderata nelle tasche. Cresciuto nel settore giovanile, con il Grifo da quando aveva 15 anni. Dalla trafila alla Primavera. Ai viaggi per la maturazione calcistica. Un frutto da cogliere. “Sono più pronto rispetto a quando ho lasciato, ma so che devo darmi da fare. Sono felice del ritorno. Allenarmi con campioni come Pandev, Schone, Criscito e altri è come scartare un regalo ogni giorno. C’è sempre da imparare. Il Genoa è un grande traguardo, spero di restarci a lungo. Non vediamo l’ora di iniziare, ormai ci siamo. Allora sotto con la Coppa Italia”.