
Al via il mini-ciclo caratterizzato da due trasferte consecutive per il Grifo. A Firenze il Genoa mette in campo una prova di carattere e sostanza, porta a casa un punto prezioso e si ferma solo davanti a un Dragowski in stato di grazia che oltre a parare un rigore si supera in almeno altre due occasioni. La gara si dimostra da subito accesa da ambo i fronti. Al decimo Milenkovic prende traversa di testa su angolo. Poco dopo Favilli si invola in area su lancio di Biraschi e viene abbattuto da Pezzella. È rigore per il Grifo. Va dal dischetto Criscito, ma Dragowski para. È il primo penalty non concretizzato in carriera per il capitano. Non c’è contraccolpo psicologico. L’occasione successiva è sempre di marca genoana. Schöne salta due uomini a centrocampo e apre per Ghiglione, che serve al limite Favilli; il centravanti tira rasoterra e Dragowski devia in angolo. Alla mezz’ora la Fiorentina risponde con una conclusione a giro di Chiesa che sibila a fil di palo. La ripresa segue lo stesso copione. Match acceso con entrambe le formazioni dinamiche e propositive. Cambiano gli interpreti, il Grifo sostituisce l’intero reparto offensivo: entrano Sanabria e Pinamonti per Favilli e Pandev. La Viola ci riprova con Chiesa ma trova Perin, una Puni-Schone dalla destra termina alta. A dieci dalla fine è nuovamente il 25 fiorentino a rendersi pericoloso. Al termine di un’azione personale lascia partire una conclusione che viene deviata. Perin è attento e mette in corner. Poco dopo su cross di Ghiglione Milenkovic rischia l’autogol, ma Dragowski salva il risultato, e si ripete sul corner successivo sul colpo di testa di Biraschi. L’occasione per portare a casa i tre punti c’è anche all’89’: Pinamonti si invola da solo verso l’area avversaria, ma sulla conclusione il portiere viola si supera e la devia con il piede. Termina così. 0-0 e un punto in cascina, oltre alla prestazione di carattere.