
Nella rete dei miti del calcio. C’è un posto di diritto per Renzo De Vecchi. Nato il 3 febbraio del 1894 a Milano, partecipò a tre Olimpiadi. Capitano e difensore della Nazionale in 47 match. Era soprannominato il “Figlio di Dio”. Il Genoa (286 presenze, 40 gol) lo prelevò a 19 anni dal Milan. Per 24mila lire e il trasferimento del lavoro alla Banca Commerciale. Con il ‘Zena’ vinse tre scudetti (’15, 23’ ’24) andando vicino al quarto. Quello della stella: nella veste di giocatore-allenatore, nel 1927/28, dopo la partenza di Wiliam Garbutt. Fatale risultò un tiro di rigore non calciato da Levratto, e fallito da Banchero con la capolista Inter a San Siro. Sul punteggio di 3-3, tre giornate dalla fine, il Grifone rincorreva due punti sotto. Accadde pure nel 1929/30. Diciassette stagioni in rossoblù. In panchina centrò una promozione.