
Chiudiamo alla grande sotto il traguardo dell’ultima giornata del torneo. A decidere è un gol nel primo tempo su cui impostiamo la vittoria, rendendo merito a una prestazione di qualità a livello collettivo. I meccanismi entrano a regime in corso d’opera, quando acquistiamo fiducia e prendiamo campo gestendo il possesso. Joao Pedro dà il via alle danze timbrando il palo di testa, ma è Shomurodov a realizzare il vantaggio per noi. Una ripartenza da manuale. Strootman recupera alla sua maniera, Rovella innesca in profondità Eldor. La volata è perfezionata da uno scavetto che infilza Cragno. Ottavo centro in campionato. I padroni di casa tessono la tela e si rifanno sotto con un tiro fuori di Marin. Non perdiamo la bussola e ce la giochiamo a viso aperto seguendo coordinate precise. Il solito Zappacosta ara la fascia e sgancia un siluro su servizio di Pandev. Paleari in porta sbriga il necessario protetto dal trio Goldaniga, Zapata, Masiello. Controlliamo con efficacia e ribaltiamo il fronte con lucidità. Costruiamo azioni pungenti e il raddoppio potrebbe arrivare con Pjaca smarcato da un tocco no look di Shomurodov. L’uno a zero all’intervallo fotografa l’andamento, la reazione nel finale degli avversari non porta frutti. Dentro Behrami e il debuttante Kallon per la ripresa. Un altro talento allevato nel settore giovanile sotto la luce dei riflettori. Il canovaccio è presto fatto. Il Cagliari prova a tornare a galla, noi rispondiamo colpo su colpo con l’intenzione di chiuderla. Shomurodov per poco non la spinge subito dentro: Cragno si oppone con mestiere. Dall’altra Cerri si fa ipnotizzare da Paleari che copre lo specchio. Il match scorre fluido come le gambe di Kallon, a un passo più volte dal mettere la ciliegina. Il ping-pong continua e vede Zapata salvare sul destro di Zappa. La personalità non manca ai nostri (dentro Zajc, quindi Radovanovic e Criscito), come la lettura delle fasi in cui si incanala l’incontro. Con il palleggio di tanti piedi buoni allentiamo la morsa, armiamo l’attacco e legittimiamo il successo, nonostante l’espulsione per doppio giallo di Behrami. Tutto bene quel che finisce bene.