Un battito d’ali di farfalla può causare un tornado dall’altra parte del mondo. La ‘farfalla’ Gigi Meroni, con i suoi modi fuori dagli schemi e il suo talento cristallino portò, oltre al resto, una potente folata di freschezza nel ‘football’ dell’epoca. Un patrimonio del calcio italiano è ricordare la sua memoria per tramandarla alle nuove generazioni. Due stagioni in rossoblù, dal 1962 al 1964, che lo svezzarono fino a renderlo il mito che sarebbe diventato. Il George Best italiano. Numero di maglia, acconciatura, attitudine, carisma. Il piede fatato e la capacità di spaccare le partite con un’idea, un’invenzione, un numero. Tutto combacia. Le farfalle, si sa, hanno vita breve. Si spense il 15 ottobre 1967, investito da un’auto mentre attraversava la strada. Ma, come per i più grandi, la morte è un volo per restare incollati all’immaginario collettivo.

 

 

NEWS CORRELATE

Prossima partita

Genoa
- VS -
Reggina
31-03-2023 20:30
Stadio Luigi Ferraris