
Si apre con una sconfitta, due gol nel primo e due gol nel secondo, l’esordio di elementi scuola Genoa, qualche nota per il futuro e indicazioni di cui fare tesoro il campionato. Sul campo di San Siro i campioni d’Italia raccolgono la diciassettesima vittoria interna consecutiva, sommando la striscia con cui avevano chiuso la scorsa stagione. I numeri, più che le parole. Onore ai meriti.
L’Inter vince con il punteggio di 4-0, fa la partita, produce occasioni e parte forte, scavando subito il solco in apertura con un micidiale uno due. Una roba da stendere un toro. Skriniar incorna il vantaggio su angolo di Calhanoglu, che poi inquadra il raddoppio nell’angolino con un tiro imparabile. In mezzo un tentativo di Kallon, fuori misura, su taglio dentro di Rovella. È dura. Il Genoa prova a reagire. I tentativi sono innocui. Dzeko scheggia la traversa sopra Sirigu con una conclusione corretta da Criscito. All’interruzione di metà tempo riordiniamo le idee. Gli avversari fanno possesso e continuano ad attaccare con un ampio ventaglio di soluzioni. Armiamo le ripartenze e, nel finale, andiamo a pochi cm dal gol, sempre con il sinistro di Kallon, dopo una pregevole azione corale e alzando i ritmi.
Nella ripresa ci proponiamo con coraggio per buona parte e sfioriamo l’1-2 con Kallon prima che lasci il campo. È nostra la prima opportunità. E’ un altro Genoa in avvio coi cambi di mister Ballardini che cambiano le carte in tavola. Una mano la diamo con il subentrato Sabelli, servito da Pandev, che impegna a terra Handanovic. Peccato. Con il passare del tempo la verve scema e Sirigu chiude lo specchio a Bastoni con una paratona. Nulla può in seguito, dopo una respinta su Dzeko, sulla ribattuta di Vidal che mette la firma sul terzo. I nerazzurri si distendono e volano sulla spinta dell’entusiasmo e di doti non comuni. Non va dritta manco su una rete che sembra fatta: il tiro di Vanheusden supera Handanovic, Skriniar salva sulla linea. Il fiocco lo mette Dzeko con la specialità della casa al fotofinish. Game over.