
L’Europa. La culla del caro, vecchio calcio. Quello dei pionieri. E di storie leggendarie che sgorgano dal diciannovesimo secolo, riversandosi nel letto dei nostri giorni. Certo, l’orizzonte non finisce tra gli Urali e le Colonne d’Ercole. Il pallone catalizza interesse in tutto il mondo. Persino nei luoghi più esotici, e più lontani. Le chiamano le ‘nuove’ frontiere del football, dove la passione vibra e cresce nel tempo. Se n’è accorto Marco Motta, terzino con 13 presenze nel Genoa 2014, da poco neo acquisto del Persija Jakarta, club della capitale indonesiana. Esordio in campionato, vittoria e palma di migliore, circondato da un bagno ‘arancione’ di folla sugli spalti. Un mare di gente che potrebbe intimidire a primo acchito. Non chi, nella sua carriera, si è esibito in stadi importanti. In rossoblù segnò un gran gol, una bordata sotto la Gradinata Nord con il Milan. Storie di calcio e altre frontiere. Di un football che unisce i popoli e i paesi. Il caso di un altro ex, ‘Pepito’ Rossi, ripartito dagli ‘States’ con la casacca del Salt Lake City.