
Venticinque anni dopo, è come ieri. Venticinque anni fa, quando moriva un ragazzo che di anni ne aveva vissuti 24. Oggi Cosimo, suo papà, ha detto: “E’ bello che a ricordare mio figlio ci siano giovani che quel giorno non erano ancora nati”. Quello è un giorno maledetto, il 29 gennaio 1995. Erano le tredici e quarantacinque, la festa doveva iniziare un’ora dopo, però diventò una guerra. Quel giorno una pugnalata uccise Claudio Vincenzo Spagnolo, che per gli amici era e resterà “Spagna”. Era un tifoso del Genoa e voleva solo andare alla partita. Non era quella l’idea che invece aveva in testa chi si trovò davanti, perché se vuoi solo andare a vedere Genoa-Milan non porti con te “una lama”. Sono passati 25 anni e quel ragazzo che ne aveva vissuti 24 vive nel ricordo di chi lo ama, dei suoi familiari e di quella immensa famiglia che unisce chi ha nel cuore il Genoa, chi ama lo sport. Il tempo passa ed è per questo che non andrebbe mai sprecato. Riposa in pace, “Spagna”.