
Giocatori che sono una pietra miliare nella storia del club più antico in Italia. Come Vittorio Sardelli nato il 10 giugno del 1918 nella Venezia Giulia. Una dozzina di stagioni al Grifone per 218 gare ufficiali dal 1938 al ‘51. ‘Tojo’ bandiera rossoblù, era un capitano nato. Maglia numero 3 da terzino, prima di passare alla 5 affinandosi in altri compiti. Doti di recupero eccezionali. Su di lui potevi contare sempre: pulizia di interventi e semplicità nelle giocate. E poi il pezzo forte. Uno degli antesignani delle rovesciate in sforbiciata, non si faceva pregare per spazzare le retrovie. Un uomo-chiave nel sistema introdotto da Garbutt, sin dal primo torneo concluso con un quarto posto. Dopo aver smesso rimase legatissimo al Genoa e a Genova. Il suo emporio di sedie e arredamento da giardino, sotto la tribuna dello stadio Ferraris, è stato per anni meta di pellegrinaggio di amici e tifosi. Il popolo di ‘Tojo. Che un bel dì indossò l’azzurro della Nazionale.