
Ultima pagina di un campionato lungo quasi un anno. Al Ferraris arriva l’Hellas Verona. Per il Grifo è come una finale, vincere per mantenere la categoria. Il Verona dimostra di essere in partita già al secondo minuto con il tiro di Di Marco. Il Genoa mostra subito di avere fame e voglia di farla sua. Al 13’ Lerager, l’uomo derby, prende palla dalla destra e scodella nel mezzo per Sanabria, che si fa trovare pronto e di testa in tuffo insacca l’1-0. Vantaggio rossoblù. Al 20’ però capitan Criscito è costretto ad alzare bandiera bianca causa infortunio. Contraccolpo psicologico? No, anzi. Al 25’ Pandev vede un corridoio centrale e serve Sanabria, che con un tiro bacia il palo e insacca di nuovo. Doppietta per ‘Tonny’ e 2-0. Mister Nicola si sgola durante il cooling-break, la gara è lunga. A cinque dalla fine il Verona va vicino a riaprirla con un flipper causato dal tiro secco di Rrhamani, la palla finisce sui piedi di Pessina, Perin è bravo ad arpionarla. Passano i minuti, e a pochi spiccioli dal 45’ Romero fa 3-0 con un colpo di testa perfetto su corner. Nel secondo tempo tra le schiere dei gialloblù entra Pazzini, che dopo dieci minuti si rende pericoloso, ma Perin disinnesca. Ci riprova poco dopo, ma l’esito è lo stesso. Di Marco tenta dalla distanza, ma la sfera termina alta. Al 15’ Romero rimedia il secondo giallo e viene espulso. Mister Nicola ‘ara’ l’area tecnica avanti e indietro. Per l’Hellas entra l’ex Salcedo. Mancano scampoli di partita, esce Pandev, capocannoniere della stagione, tra gli applausi scroscianti dei pochi presenti. Uno screzio tra Amrabat e Cassata costa il rosso ad entrambi. Pazzini va vicino al gol della bandiera. Non c’è più tempo. L’arbitro fischia tre volte, finisce 3-0. Il Genoa resta in Serie A per la quattordicesima stagione consecutiva.