17.02.24

Allenamento

Pari a Napoli, fuori casa imbattuti da 5

Si allunga la serie positiva esterna, due vittorie e tre pareggi. Bel primo tempo dei nostri e vantaggio in avvio di ripresa con Frendrup. Primo gol in Serie A Tim per il danese dopo quattro assist. Allo scadere il subentrato Ngonge trova l’1-1. Ottima prova a suggello di una grande compattezza.

Le occasioni migliori – Facciamo una bella figura contro i campioni d’Italia e produciamo le occasioni migliori nella prima parte di gara, pur soffrendo la loro verve iniziale che si affloscia come una mozzarella con il trascorrere dei minuti. I padroni di casa partono forte per fare la partita, tentando di togliere il tappo con una conclusione centrale di Kvaratskhelia domata da super Martinez. La risposta è pronta. Ci distendiamo con la falcata di Martin che va al cross, Retegui prende il tempo indirizzandola verso l’angolino, vola Meret per allontanare la palla che rimbalza davanti. In fase di spinta Messias lega la manovra, sfrecciando ai caselli dell’autostrada del sole per fare da traino ai compagni. Anguissa saggia la sicurezza di Martinez con un insidioso tiro dal limite. Fatichiamo a prendere le misure sulle incursioni degli esterni, ma abbiamo il muso di sfruculiare gli azzurri sullo stesso terreno. Azione manovrata con sbocco a sinistra. Martin entra in area, servito da Gudmundsson, centra di nuovo per Retegui e Meret spegne il tizzone prima che divampi il fuoco. Sempre Retegui lo impegna a terra. In difesa spiccano le chiusure di De Winter. Cresciamo in autorevolezza ed efficacia sotto l’aspetto del contenimento. Bani è attento ad alzare droni e contraerea sugli spioventi che si diradano. La partita è godibile sotto gli occhi dei 50mila, tra cui la spedizione dei mille che si fanno sentire. Teniamo le linee compatte e, per il Napoli, muovere palla per accendere la scintilla è complicato. Si va al riposo sul risultato di 0-0.

All’inizio e alla fine – Un gol per parte e finisce in pareggio. Al pronti e via scattiamo dai blocchi per sprintare verso il vantaggio. Martinez pesca Retegui a centrocampo, palla a Messias che strappa imbucandola per Mateo; il tocco di Natan serve Frendrup, primo gol dopo quattro assist, che apre il piatto apparecchiando l’urlo. Ci esercitiamo con una buona circolazione e siamo abili nelle sporadiche transizioni, governate dalle rotte tracciate da Badelj nel golfo. Gli avversari aumentano i giri con gli inserimenti dalla panchina, mentre Vasquez s’immola per salvare sul sinistro di Politano, sugli sviluppi di una percussione insistita di Kvaratskhelia sul lato opposto. Concediamo angoli e costringiamo il Napoli a un fraseggio infruttifero, leggendo in anticipo le situazioni. Il nervosismo cresce tra gli uomini di Mazzarri, tra i primi fischi del pubblico. Respiriamo con azioni di alleggerimento badando a chiudere le linee di passaggio, più che a conficcare la seconda spina. Siamo corti, solidi, determinati. ‘Gila’ detta i movimenti inserendo Ekuban e Malinovskyi al posto di Retegui e Messias. Gudmundsson avanza la posizione, mentre Anguissa fa correre brividi con una zuccata che sorvola la traversa a difesa schierata su palla inattiva. Dentro Vitinha per Gud. Troviamo profondità con gli scatti di Ekuban. Martinez c’è sul diagonale di Kvaratskhelia, nulla può al 90’ sulla girata di Ngonge imbeccato dalla fascia. Strootman e Cittadini per Badelj e Sabelli per i cinque di recupero. Rientriamo con un gran punto.

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