30.03.24

Partite

Un gol per parte, saliamo a 35 punti

Pareggio giusto. I gol nella prima frazione dopo una traversa colpita da Vasquez. La sblocca Gudmundsson dal dischetto. La risposta ospite di Reinier. 31.462 gli spettatori nel turno pasquale.

Primo tempo – Niente colombe. Ma un punto che fa classifica. La prima frazione si chiude in parità sull’altalena dell’equilibrio. Vicini al gol dopo pochi minuti. Dalla bandierina calcia lo specialista Gudmundsson. La capocciata di Vasquez sbatte sulla traversa, Sabelli di testa ribadisce: Turati decolla e smanaccia. Doppia occasione. Quinto legno per il messicano, oscar della sfortuna in Serie A Tim. La risposta degli avversari, raccoglitori di corner, è un tiro di Soule fuori bersaglio. Le squadre si affrontano a viso aperto. Solo a tratti la partita è piacevole, giocata su ritmi discreti. Qualche slegatura e imprecisione inficiano il quadro d’insieme. Quando parte, Messias accende la luce. Vasquez ritenta da fuori area: una soluzione che ha fruttato otto reti. Il pallone bianco, per il cambio stagione, termina sul fondo. L’episodio che sblocca l’incontro scocca alla mezzora. Gudmundsson entra in area e viene steso nel mezzo di una serpentina. La trasformazione dal dischetto è glaciale: palla da una parte, portiere dall’altra. Undicesimo in campionato, tredicesimo in stagione. Il vantaggio dura il tempo di una canzone. Reinier approfitta degli spazi concessi, prima sull’assist di Zortea, quindi con la difesa schiacciata, per incrociare il rasoterra da pochi metri. Gli ospiti battono il ferro e, con Brescianini, sganciano un destro ribattuto da Martinez. In seguito il 4 in maglia gialla impegna di nuovo il nostro 1. Retegui è il primo ammonito e salterà la trasferta di Verona.

Secondo tempo – La ripresa si conferma difficile come la prima parte. I tentativi vanno a vuoto. Rientriamo con Malinovskyi, fresco di qualificazione all’Europeo, al posto di Spence. Il jolly Messias scala nella posizione di esterno abdicando dal ruolo di mezzala. Cerchiamo compattezza per trovare le misure, oliare i meccanismi, imprimere fluidità. Le interruzioni non aiutano e il nervosismo cresce. Retegui viene toccato duro e sostituito da Haps. Messias avanza a fare la punta. Lo scenario muta alla velocità del tempo in Liguria, mentre la torcida alza il volume dei cori. I ciociari continuano nella collezione di angoli. Imbastiamo trame senza dare profondità agli sviluppi sulla trequarti. Il traffico è da ore di punta. Fuori pure Malinovskyi per un problema, dentro Strootman nella cerniera mediana. Qualche brivido su un diagonale largo di Lirola in percussione. Non la nostra migliore partita per attenzione, ordine, furore. L’esito rimane avvolto nell’incertezza. Badelj per Gudmundsson che sfrega la lampada e serve Messias. Controllo orientato e sinistro a girare, dal limite, che fa la barba al palo. Prendiamo il controllo aumentando la pressione. Gli ultimi cambi sono Thorsby e Ankeye per Sabelli e Badelj. Messias cambia lato per le sgroppate. Un quarto d’ora più sette di extra-time. Soule colpisce male dopo un’azione manovrata. Di testa Vogliacco alza la mira. Nel finale Sacchi revoca, sulla chiamata dei varisti, Mariani e Serra, un penalty assegnato in precedenza. Ve bene così.

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