12.05.24

Partite

Vittoria di rimonta, il Grifone decolla

La ribaltiamo nella ripresa con Badelj e un autogol di Kumbulla dopo lo svantaggio nel primo tempo per un penalty dell’ex Pinamonti. Gila cambia assetto dopo l’intervallo raccogliendo i frutti. Diciotto i punti guadagnati dopo essere andati sotto. 31.412 gli spettatori al Ferraris.

Primo tempo – Sono gli episodi a far pendere l’ago in una prima frazione non esaltante. Il punteggio cambia intorno alla mezzora nell’habitat di un equilibrio di fondo. E’ una sfida uomo contro uomo in ogni zona. I moduli speculari favoriscono i duelli serrati. Il vantaggio di Thorsby dopo pochi minuti è un fuoco di paglia che si spegne con la revisione video. Su richiamo degli ufficiali Mariani annulla per un precedente tocco di mano. Tenendo conto dei primi caldi, i ritmi sono sostenuti. La partita offre però rari spunti davanti ai portieri, nella cornice festosa di uno stadio gremito di tifosi con le maglie. Il pallino del gioco staziona dalla nostra quando la gara ancora deve prendere una piega. Gli emiliani dell’ex Balla ripartono negli spazi, faticando a bucare le nostre linee e affidandosi ai traversoni per avvicinarsi. Di testa sappiamo il fatto nostro e al resto ci pensa il portierone spagnolo. Produciamo poco in attacco. Le occasioni latitano fino al rigore assegnato agli ospiti. Laurentie innesca il turbo e viene steso dove non si può. L’arbitro fa proseguire. Marini e Di Bello richiamano l’attenzione e l’ex Pinamonti infila lo 0-1 a fil di palo. La reazione si fa attendere. Lauriente su punizione rispedita al mittente e poi Thorstvedt con un paio di incursioni fanno alzare di nuovo le antenne. Andiamo al riposo sotto di uno.

Secondo tempo – E’ tutto un altro Genoa al rientro dagli spogliatoi. Come altre volte cambiamo marcia, mettiamo la freccia e sigliamo il sorpasso. Dietro passiamo a quattro dopo l’innesto di Spence ed Ekuban per Sabelli e Vogliacco. Gila ridisegna l’assetto ridistribuendo i compiti e, prese le misure, le mosse in breve funzionano. Sciogliamo le vele con il pareggio che arriva sugli sviluppi di un corner. Sesto gol in stagione dalla bandierina, ottavo con una deviazione di testa. Martin centra, Thorsby fa da torre, Badelj la spinge dentro. Il baricentro è alto e le folate si intensificano. La ribaltiamo con un contropiede al fulmicotone portato magistralmente da Gudmundsson. Ekuban dalla destra serve in mezzo e Kumbulla, nel tentativo di liberare pressato da Retegui, insacca in porta per il più classico degli autogol. Un colpo da una parte, uno dall’altra. I ribaltamenti si susseguono in spazi che assomigliano a praterie con lo scorrere dei granelli nella clessidra. Dentro Strootman al posto di Gudmundsson. Il Sassuolo rischia il tutto per tutto raschiando le ultime energie. Rispondiamo a tono con Bohinen che rileva Badelj. C’è spazio per Ankeye subito incisivo che dà il cambio a Retegui. I cinque di recupero se ne vanno senza spostare le cose. Vasquez per poco sfiora il tris. Quarantasei punti dopo 36 giornate. Migliore neopromossa nei cinque maggiori campionati europei.

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