24.05.24

Partite

Trionfo e undicesimo posto

Chiusura spettacolare con la vittoria sul Bologna. Finisce 2-0. Pubblico in tripudio per la crescita della squadra sotto la guida di Gila. Reti del play Malinovskyi nel primo tempo e di Vitinha nella ripresa. Standing ovation per Strootman ai saluti. Oltre 600mila presenze in campionato. 32.255 spettatori per l’atto finale.

Primo Tempo – Avanti di uno al termine di una prima frazione ben giocata e battagliata. A tratti avvincente. Possesso palla per gli avversari che marcano qualità di palleggio, senza dare ritmo alle transizioni. Noi sempre a galla col vento in poppa. Nostro l’unico tiro nelle specchio per il vantaggio e la determinazione in fase di spinta. Lustrini e paillettes non mancano al galà degli abbracci. Il vestito della festa regala bagliori e una difesa di ferro, oltre al primato da neopromossi con 49 punti. All’ultima curva altro colpo da tre. Dieci minuti di trame aprono il sipario su una serata in cui molto c’è da vedere e molto c’è da scoprire. Il presente scivola nel futuro che sarà. L’uovo si rompe al 12’ con la sciarpata che cala dagli spalti. Per vie centrali sfondiamo con Frendrup imbeccato da Thorsby. Martin scarica dal fondo per la frustata di Malinovskyi. Serata di baci: palo, gol. Recuperiamo il pallone alti per accorciare la via. Il Bologna pulisce il gioco con piedi fini, mentre si viaggia su buoni ritmi. Diversi i giocatori meno utilizzati, inseriti in impianti collaudati. Vitinha e Gud svariano sul fronte, scambiano, cooperano. L’attaccante portoghese ha l’argento vivo. Sue un altro paio di scudisciate fuori, prima e dopo il palo scheggiato da Fabbian su cross di Orsolini. Mangiamo il campo con polmoni d’acciaio, idee chiare, risolutezza d’intenti. Il conto dei tiri al riposo segna un parziale di 9 a 3.

Secondo Tempo – Il tesoro passa in cassaforte col raddoppio e una prestazione da squadra. Sono di Fabbian i tentativi per riportare il risultato in parità nei primi vagiti. Il primo impreciso, sul secondo Leali mette lo scotch. Il Ferraris è un braciere di fumogeni, odori, nuvole e colori. E gol. Ne arriva un altro per incamminarci col sorriso lungo la strada dell’astinenza. Verticalità? Prerogativa. Martin recupera, Frendrup si fionda, Gudmundsson lima l’assist e Vitinha incastona tra i pali con scavetto. Via i tavoli che c’è la pista da ballo. Dentro Spence e Strootman per Sabelli e Malinovskyi. Dietro alziamo il muro concedendo poco nei cambi campo, qualcosa forse sugli esterni. Il minimo sindacale tra reti di protezione a maglie strette. Slim. Compattezza, ordine, tenacia. Serriamo le linee e, al netto di corner e punizioni, prendiamo la scena riempiendo gli occhi. Entrano Ekuban e il recuperato Matturro per Vitinha e Cittadini. Flash da condividere per un gruppo così. Intingiamo quindi il pane negli spazi, pochi tocchi e voliamo in porta. Leali lascia le consegne all’esordiente Sommariva che sigilla il clean sheet. Salsa al pesto più che ragù bolognese. La partita scorre. L’ultimo trillo è innescato da Martin con un lancio per Ekuban. La conclusione respinta da Bagnolini, Gud alza la mira di un soffio. Il resto è passerella. Gente di mare: chi viene e chi va.

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