16.09.23

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Il Genoa scappa, il Napoli lo riprende

Una partita bellissima. Termina 2-2 contro i campioni d’Italia. Bani la sblocca, Retegui raddoppia, Raspadori la riapre, Politano pareggia. Un punto d’oro che fa classifica.

In palla e in vantaggio – Senza il minimo timore reverenziale. Il Grifo inizia la partita con autorevolezza, prende fiducia con il passare dei minuti e pressa gli avversari con una lettura elastica delle fasi di gioco, trovando lo spazio per distendersi sulle fasce che è un piacere. Nell’area di Meret piovono cross interessanti da ambo i lati. Chi si aspettava di vedere brillare le stelle del Napoli, scopre anche i lampi di un team pimpante e in partita. Sono quelli di che veste la maglia celebrativa dei 130 anni. Fraseggio corto e aperture illuminanti per i cambio campo. Gli ospiti appaiono sorpresi. Si gioca su buoni ritmi e teniamo botta in ogni zona, mentre i portieri si occupano di fare il lavoro sporco. Retegui ci prova nel finale con un destro velenoso rintuzzato in angolo. Sugli sviluppi Bani, libero come una libellula, sfrutta una spizzata di De Winter e segna di testa. Il Ferraris è una bolgia dantesca. I primi 45’ li giochiamo come in paradiso. Che Genoa!


Raddoppio poi rimonta – Chiusi a uovo ma pronti a sgusciare, girare la frittata e insaporirla mettendoci del pepe. In avvio di ripresa gli azzurri si fanno sotto alzando il baricentro, ma rispondiamo con azioni ficcanti per tenerli sul chi va là e siamo efficaci nel colpire. Albert è immarcabile e, quando accarezza la palla, può succedere di tutto. Viene giù lo stadio al raddoppio di Retegui, che la mette dentro in girata su assist di Strootman. Il copione è scritto. Napoli avanti a pieno organico, però siamo ovunque e non molliamo la presa. Giganteggiamo nella linea difensiva per un bel pezzo. I tentativi di Osimhen e soci si spengono tra le braccia di Martinez, che nulla può sul sinistro di Raspadori servito nei sedici metri. C’è da stringere i denti, alzare il muro e provare a conficcare la terza spina. Il tempo sembra passare mai, tant’è che arriva la doccia gelata di Politano. I sei di recupero se ne vanno senza scossoni. “Vi vogliamo così” cantano sugli spalti. Il Grifo c’è, eccome!

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