07.10.23

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Il Genoa fa il massimo, il Milan segna

Un’altra grande prova. Il Milan trova lo spunto in un finale pazzesco con Pulisic e vola al comando della classifica da solo. Finisce 0-1. Espulsi i portieri nel finale.

Compattezza a tutta – La spunta il Milan nel rettilineo sotto il traguardo. Ma che Genoa. Il massimo delle emozioni è nel finale thrilling. L’avvio è spettacolare con duelli avvincenti. I rossoneri chiariscono le intenzioni pressando alto per recuperare palloni vicino alla porta. Noi alterniamo flemma e agonismo per fare da frangiflutti e ribattere colpo su colpo. L’atmosfera è magica. Giochiamo in 12 con mamma Nord, sorella Zena e parentado vociante. Copriamo il campo con sincronismi collaudati, concedendo qualche trama agli avversari, tra cui i piedi delicati si sprecano. Teniamo botta con determinazione feroce. L’emporio di soluzioni è anche dalla nostra. In fase di possesso attacchiamo dai lati, al centro e con i tempi dettati da Malinovskyi. Da mezzala funge spesso da play. Le rotazioni si sprecano e ci involiamo senza dare punti di riferimento. Martinez è sicuro come una cassaforte e provvidenziale sulla stoccata di Reijnders, unica palla-gol dei primi 45, ma era viziata da off-side. Il Milan guadagna metri ma non sfonda. Ne veniamo fuori con una lucidità glaciale e meccanismi che scattano a memoria.


Altra beffa nel finale
– Si riparte con i subentrati Leao e Pulisic sul fronte opposto. Torniamo in campo con la stessa convinzione e un livello di performance che brilla come uno smeraldo sotto la luce. In mezzo Thorsby e Frendrup macinano chilometri ed erigono la diga. Ci applichiamo con attenzione maniacale per cucire gli strappi. Il comando del gioco rimane in servizio permanente ai ragazzi di Pioli, che non trovano però il varco per colpire. Lo cerchiamo pure noi, come un lagotto inebriato dai tartufi, mentre fioccano cartellini gialli sotto i nasi. Martinez ci mette i guantoni per opporsi a un colpo di testa di Leao. Dentro Ekuban e Kutlu per Sabelli e Malinovskyi. In tribuna c’è Kanye West che non passa inosservato a dispetto della bardatura. Rappiamo la nostra musica quando ci distendiamo. Manca soltanto l’acuto finale. Per il resto siamo da standing-ovation di fronte a una squadra così. Dragusin ci va vicino alla mezzora. Maignan si allunga e la mette in angolo. Rincorriamo pure il polline nell’aria con una generosità da libro cuore. In mischia Pulisic trova il vantaggio sulla scia di un presunto controllo assai sospetto. Sfioriamo il pari con una traversa nel recupero sulla punizione di Gudmundsson, mentre Giroud, in porta, salva su Puscas nel recupero.

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