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22.09.23
NewsCon il Grifo in inferiorità dal 36’pt la decide Oudin a una manciata di minuti dalla fine. Sconfitta di misura per Badelj e compagni. Giovedì c’è la Roma al “Ferraris”.
Semaforo rosso – Il Genoa esce sconfitto pagando l’inferiorità numerica per gran parte della partita. Il Lecce fa il suo. Il primo tempo è avaro di occasioni. Come cercare un fiore sotto un muro di ghiaccio, Genoa e Lecce si dimostrano in salute. ‘Gila’ conferma l’undici con il Napoli. Presidio delle zone. Pochi rischi per Martinez che mai deve scaldare i guanti. Tra le note un paio di squilli di Krstovic. Fatichiamo a entrare nei 16 metri e custodiamo il pallone per il 55% dei minuti. E’ Gudmundsson a provarci dopo la mezzora, da zolla decentrata la staffilata è deviata in angolo. Il fardello dei gialli in avvio si trasforma in un rosso sotto il naso di Martin in ritardo. Rimaniamo in dieci per lo scorcio che resta e la battaglia nella ripresa. La sfanghiamo prendendo la strada dello spogliatoio. Aggiorniamo i piani e riordiniamo le idee.
Il peso della stanchezza – Sì alla linea a 4 in difesa anche nella seconda frazione, con Vasquez per De Winter finito sul taccuino di Rapuano. Va di lusso su una conclusione barocca di Almqvist con la sfera che sfila sul fondo. Ci affacciamo sulla trequarti accendendo un paio di micce. Il primo quarto d’ora se ne va senza sentenze da ribaltare. Teniamo il campo e sudiamo freddo su una sforbiciata di Krstovic. E’ lui il pericolo numero 1 con Almqvist che trova la battuta un paio di volte. Parata la prima, fuori la seconda. Gudmundsson alleggerisce la pressione con una volata rifinita dalla botta in diagonale, mentre la stanchezza si fa sentire e non potrebbe essere che così. Dentro Hefti ed Ekuban. Il castello cade su una sassata di Oudin che batte su Frendrup, gonfia la rete e abbassa il ponte levatoio. Siamo sotto con Puscas e Malinovski che entrano per riparare il danno. Non c’è modo e tempo di tirarsi su.