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24.02.24
PartiteSaliamo a 33 punti dopo 26 giornate. La vittoria entra in porto nella prima frazione con una rovesciata spettacolare di Retegui e l’incornata di Bani su assist di Gudmundsson. Palo di Vasquez il quarto per lui da inizio stagione. Nella ripresa sfioriamo il tris più volte sfruttando la superiorità numerica. 31.126 gli spettatori per la festa al “Ferraris”.
Gol uno e gol due – Nella seconda parte del primo tempo rompiamo gli argini marcando la differenza. Dopo un andamento lento, cambiamo musica e suoniamo il rock. L’avvio consegna un paio di fiammate che non lasciano bruciature. Gli schieramenti tengono le linee con il radar in fase di non possesso, il tasso di attenzione è da robot su entrambi i lati. Qualche imprecisione nello sviluppo della manovra, sul campo viscido per la pioggia degli ultimi giorni. Gli spazi? Come cercare un ago in un pagliaio. ‘Gila’ conferma l’undici di Napoli dirigendo il traffico con la tavola dei suggerimenti. Molto possesso. Pochi sbocchi davanti a un’Udinese che si chiude a riccio, pronta a inserire la marcia per trovare verticalità. Martinez e Okoye sbrigano l’ordinaria amministrazione, fino a quando le emozioni escono dall’imbuto. Lucca colpisce la parte superiore della traversa di testa, specialità della casa, raccogliendo uno spiovente dalla destra. L’allarme suona. Sabelli centra per Retegui che la spizza per Vasquez: sulla conclusione ravvicinata Okoye si supera. Poi Messias dai ventidue metri fa partire un bolide su punizione, un avversario s’immola per concedere l’angolo. Alziamo il ritmo, mettiamo pressione, conquistiamo altri calci dalla bandierina. Vasquez sfiora il vantaggio di nuovo davanti all’auditorium della Zena, l’incornata timbra il palo. Il gol è nell’aria. Lo firma Retegui con una super rovesciata sull’ennesimo pallone catapultato nei sedici metri, sfruttando un tentativo non riuscito degli ospiti per liberare. Incliniamo il piano con il raddoppio nel giro di quattro minuti. Gudmundsson, finta e controfinta, consegna il terzo assist del campionato pennellando per Bani. In torsione il vice-capitano, il primo a rinnovare in stagione, passa all’incasso mettendola nell’angolino.
Vittoria in cassaforte – Nella ripresa controlliamo a piacimento davanti ad avversari che non perdono la bussola dimostrando carattere. Ripartiamo accendendo le percussioni di Messias. Junior semina zizzania prima con un diagonale che finisce sul fondo, quindi scappando a Kristensen che lo atterra e viene espulso per doppia ammonizione. E’ l’alba della ripresa. Nella girandola di sostituzioni, Vogliacco rileva l’acciaccato Vasquez. Con l’uomo in più giochiamo sul velluto, gli ospiti rimangono in partita aggrappandosi alle forze che rimangono. Frendrup giganteggia in mediana recuperando ceste di palloni e correndo come un ossesso. Box to box. Nella scatola c’è pure un bel destro di Badelj che costringe Okoye alla parata per i flash dei fotografi e un tiro a giro proprio del nazionale danese che lambisce il montante lontano. Costruiamo dal basso senza più avere alle costole i friulani seguiti da 470 tifosi nel settore ospiti, campioni di signorilità nei confronti in casa loro. Chapeau. Armiamo il fraseggio rapido con i diamanti che luccicano in attacco; c’è solo l’imbarazzo della scelta. Retegui per Gudmundsson, a segno con una doppietta all’andata: la conclusione da posizione invitante non inquadra lo specchio. Tante buone prestazioni individuali esaltate da un collettivo in cui ognuno conosce il compito. Nella serata fresca un brivido arriva da Lucca che insacca davanti a Martinez. Fourneau ravvisa una scorrettezza del centravanti su De Winter cesellando una prestazione impeccabile grazie all’assistenza dei collaboratori. Dentro Spence, Malinovskyi ed Ekuban, fuori Sabelli, Messias e Retegui. C’è spazio per Strootman al posto del direttore Badelj. La partita scivola, dopo una fiondata di Gud, verso l’epilogo tra canti, cori e balli.