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09.03.24
PartiteAl Ferraris uno spot per la Serie A Tim. Il Genoa regala il primo tempo agli avversari che colpiscono con i gol di Pessina e Mota. Nella ripresa i nostri giocano al tiro al bersaglio. Gudmundsson e Vitinha firmano la rimonta. La decide Maldini con il 2-3. Spettatori 31.171.
Primo tempo in affanno – Due reti, una traversa. Un piglio che lascia il segno. I brianzoli salgono in cattedra chiudendo avanti di due la prima parte e scavando il fosso con giocate d’autore dalla cintola in su. La doccia gelata scroscia dopo otto minuti con la deviazione di Pessina da pochi passi, libero di insaccare di testa sfruttando un cambio campo e l’assist di Colpani appostato sul secondo palo. Alla prima occasione siamo sotto. Fin lì era stato un buon avvio dei nostri, con Messias e Sabelli schierati sulle fasce a piedi invertiti. Giriamo palla per inquadrare il varco, mentre sul Ferraris si scatena l’acquazzone. Paghiamo il raddoppio che Mota, con una sforbiciata da urlo, realizza dentro l’area capitalizzando lo spiovente dal lato destro. Seconda opportunità e seconda mazzata. Proviamo a riordinare le idee cucendo la reazione dopo lo shock. Va di lusso sulla traversa, con un tiro a giro, timbrata da Colpani dai venti metri. Martinez la tocca con una deviazione strepitosa. Il Monza si copre bene e, quando parte, sprinta con gambe che girano a mille. La prima mezzora saluta senza acuti davanti a Di Gregorio, tra le perdite di tempo che si accatastano come legna. Servirebbe la scintilla. Vogliacco prova a innescarla sugli sviluppi di un corner. La sfera finisce tra le braccia del portiere.
Secondo tempo alla baionetta – La raddrizziamo con una reazione d’impeto. Diamo il bianco, troviamo due gol, andiamo vicini al terzo. Tutto inutile. Maldini pesca il guizzo nel finale centrando il successo. Spence per Vogliacco, Malinovskyi per Frendrup e Vitinha per Strootman le sostituzioni con cui ‘Gila’ spariglia carte e modula l’assetto. Piovono cross ovunque e Marini e Valeri, dalla var, sono super a richiamare l’attenzione di Feliciani. Rigore per un tocco col braccio di Marì, Gudmundsson mette dentro dopo la respinta di Di Gregorio sul tentativo dal dischetto. Il ruggito di Marassi è un inno alla gioia. Sotto la Zena inizia un’altra partita. Sfondiamo a piacimento. Malinovskyi scalda il mancino e sul campo voliamo. Gli ospiti perdono certezze sfiorando il clamoroso harakiri. Ci pensa Vitinha a firmare il 2-2. Percussione potente, apparecchiatura col destro e zac, diagonale nell’angolo con l’altro piede. Le campane suonano a festa. Malinovskyi riarma la fionda: Di Gregorio smanaccia, Badelj viene murato a botta sicura. Quindi è la volta di Retegui e chissà che cada qualcos’altro dal cielo. Cade dalla parte dei biancorossi in uno dei rari alleggerimenti. Maldini segna un gol pesante come un macigno dopo un salvataggio di Martinez. Dentro Ekuban per Sabelli, poi Badelj per Thorsby. L’ultima palla buona è per lui.