Il tuo carrello è attualmente vuoto!
15.11.24
GiovanileIl club si conferma un trampolino di lancio in Serie A Enilive per giovani allevati nell’academy e/o cresciuti nel settore agonistico. Sono sei gli elementi con queste caratteristiche impiegati nel campionato in corso e sette in totale nella rosa. A Bani, Accornero, Ahanor, Ekhator, Marcandalli, Masini si aggiunge il portiere Sommariva. Dagli effetti della cantera a km zero alle filiere cementate dalla fidelizzazione dei tecnici e la competenza degli staff. Negli ultimi 20 anni oltre 200 giocatori del vivaio hanno guadagnato la ribalta dei palcoscenici professionistici. Parecchi hanno dato una pennellata di azzurro alle carriere vestendo la maglia della Nazionale. Tra gli oltre 200 una quarantina hanno esordito nella prima squadra del Grifone. Nell’ultima di Nations League erano due i giocatori di scuola Genoa in campo nell’undici del ct Spalletti: Cambiaso e Rovella. E all’orizzonte si stagliano novità importanti sotto l’impulso dei nuovi vertici del settore giovanile.
Record Genoa – Ci sono primati da incorniciare come quadri alle pareti. Affreschi che dipingono, ancor più dei successi e degli allori rappresentati dai titoli nazionali – ultimo lo scudetto bis U18 conquistato a distanza di due anni – lo straordinario lavoro collettivo che dall’academy si propaga fino al comparto agonistico. Lo stesso timbro di fabbricazione. A denominazione di origine controllata. Dallo scouting per intercettare i migliori talenti, alla catena di montaggio alimentata dai professionisti che guidano gli organici, uniti dal comune obiettivo di valorizzare il patrimonio di gioventù all’interno delle rappresentative rossoblù. In queste prime 12 giornate, come messo in evidenza nell’edizione odierna de Il Secolo XIX, nessuna squadra del massimo campionato, risulta aver schierato un numero maggiore di ‘indigeni’, rispetto al club di calcio più antico in Italia. Un fiore all’occhiello da appuntare con orgoglio al petto, in un giardino di gemme che sbocciano in ogni stagione.