19.09.23

News

Trasferte della vita, il viaggio a Oviedo

Nel grande romanzo popolare del calcio pagine indelebili scritte dai supporter. Il 19 settembre del 1991 oltre 5mila genoani invadono le Asturie dopo un viaggio iniziato da Piazza della Vittoria ed entrato nella leggenda.

Maciniamo chilometri – Matti per il Genoa. Una meravigliosa follia che ha origini secolari e si riverbera fino a noi nella bellezza di uno stadio sempre pieno, in una passione che batte all’unisono come cori che seguono una traccia musicale. Stadio Carlos Tartiere, Oviedo, capoluogo delle Asturie. Primo turno di Coppa Uefa per i trentaduesimi di finale. In aereo. Dall’aeroporto Colombo decollano 21 charter che sorvolano i Pirenei e atterrano dentro un sogno. We are Genoa. In strada. Una carovana di auto, camper, pullmini e moto, con tanto di ammiraglia per l’assistenza medica, copre i 1473 km di asfalto in quasi 27 ore. Se non è amore, cos’è? Centinaia di mezzi. Migliaia di tifosi partiti il giorno prima da Piazza della Vittoria.


Tra i monti delle Asturie – Una colonna variopinta accompagna l’Euro-Genoa del presidente Spinelli e del “Mago della Bovisa”, lasciando una scia di genoanità lungo le città lambite sulla mappa del continente. Costa Azzurra, Montpellier, Tolosa, Bilbao, Santander. Tutto fila nella direzione giusta e non si verificano incidenti. Tra un boccale di sidro e un piatto di fabada, il tipico stufato di fagioli e salsiccia di maiale, c’è appena il tempo di calarsi nelle usanze locali e unirsi alla gente del posto. Gente tosta e cresciuta alle spalle dei monti, storicamente resistente alle invasioni. Il bello del calcio che dà e toglie. Sottrae la gioia del risultato. Il Genoa perde 1-0 e poi si prenderà la rivincita al ritorno. Ma addiziona le emozioni vissute in una trasferta che non tramonta nei ricordi.

instagram facebook twitter tik tok youtube facebook telegram spotify whatsapp

Scarica l'app ufficiale

Visita lo store