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02.12.23
PartiteVantaggio di Malinovskyi con un altro magico sinistro. Gli ospiti la raddrizzano nella ripresa con Cancellieri. Traversa di Messias tra i migliori. 27.777 abbonati e 2.970 paganti.
Avanti con merito – Alla fine rimangono i rimpianti ma è un punto che muove la classifica. Un tempo per parte. Il risultato fotografa l’andamento. In formazione ci sono i tenori che elevano la qualità dello spartito ampliando le note al nostro arco. Ricerca della profondità e ritmi sostenuti movimentano l’inizio. Partiamo forte come nell’ultima trasferta senza sfondare sulla trequarti. L’Empoli fa densità, sistema lo scudo, si affida alle ripartenze e, con Maldini, lancia un missile che si spegne sul fondo. La risposta si materializza con una deviazione aerea di Retegui sopra la traversa. La partita è vivace e regala un brivido poco dopo la mezzora. Vasquez si fa una vasca sulla sinistra scaraventando in area un bel cross, la girata di Messias si stampa all’incrocio a Berisha battuto. Le accelerazioni del brasiliano, palla al piede, riempiono gli occhi provocando grattacapi agli avversari. Il nono legno stagionale, secondi ad averne presi di più, sentenzia che non è il momento. Eccolo, l’attimo fuggente. Basta(va) aspettarlo. E’ il sinistro a uscire di Malinovskyi, al secondo centro consecutivo, a perforare la linea difensiva. L’ennesimo gol da fuori area da esporre in una pinacoteca per lucidità balistica. Nell’angolino poteva metterla, nell’angolino l’ha catapultata con il radar. Quinta partita di fila in cui andiamo a segno. I toscani provano a tirarsi su con tiri fuori misura dalla distanza. All’intervallo siamo avanti.
Il sogno sfuma – Nella ripresa gli ospiti escono dal guscio e cambiano le carte in tavola. All’inizio ripartiamo con una serie di duelli vinti, uno dei piatti pregiati della casa. Siamo concentrati e dentro l’incontro per mettere al sicuro il bottino e non lasciare tentazioni ai toscani, un po’ fumosi nella modulazione degli attacchi e collezionisti di angoli. Aureliano e collaboratori tengono in pugno la sfida senza patemi, mentre Malinovskyi ci riprova dopo un’ammonizione che gli farà saltare la trasferta di Monza. In mezzo alla nostra area Dragusin alpeggia nelle respinte. Kutlu rileva Messias che saluta tra gli applausi. La doccia fredda cade però con la capocciata di Cancellieri che infila alle spalle di Martinez un traversone con il contagiri. Il gol cambia le cose sullo scacchiere regalando nuove energie alle pedine di Andreazzoli che mettono in mostra un altro spirito. Fini e Haps sostituiscono Malinovskyi e Vasquez colpito duro in precedenza. Molliamo gli ormeggi con la Nord che alza i decibel per suonare la carica. I nuovi entrati, a sprazzi, portano vivacità in un match differente rispetto a prima. Mors tua, vita mea. C’è più frenesia e giochiamo sui nervi più che con raziocinio. La palla buona capita sui piedi di Fini, la conclusione esce di un amen. Puscas per Sabelli. Il forcing è lanciato. Andiamo a conquistare una cesta di corner in un finale che non frutta la ciliegina.