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21.01.24
PartiteTre punti che valgono l’undicesimo posto e la serie positiva arriva a sei. La stoccata di Retegui e un rigore di Gudmundsson ribaltano il vantaggio granata di Martegani. Ottima solidità difensiva per un successo fondamentale.
Il ritorno al gol di Retegui – Il successo del gruppo regala una classifica che è un piacere guardarla. Un’occasione vera e un gol per parte. I primi 45’, più uno di recupero, certificano l’equilibrio di una partita piacevole e combattuta in ogni zona del campo. La nostra è una partenza ad handicap. Giusto per non farci mancare una spruzzata in più di difficoltà, non bastassero le assenze per gli otto rimasti a Genova. Andiamo sotto al primo affondo dei granata che trovano il varco sul lato mancino e Martegani per la girata di prima sotto la traversa. Il piano si inclina. Lo rimettiamo in bolla con la rete che porta il pareggio in una decina di minuti. L’azione si sviluppa sull’asse centrale e coinvolge Gudmundsson, Retegui e Badelj. Il filtrante del 47 è un cioccolatino che Retegui di potenza scarta per la gioia dei 450 presenti all’Arechi e di chi è incollato alla tv. Gli avversari adottano il pressing in maniera sistematica per recuperare il pallone in zone strategiche. Ribattiamo giocandola di prima per allentare la morsa e ripartire negli spazi con lucidità e intraprendenza. Spence al debutto macina chilometri e offre un porto sicuro in appoggio. Martinez pulisce l’area con tempismo davanti a Simic. Retegui ci riprova su un cross pennellato di Badelj. Sul colpo di testa di Maggiore, intercettato da Martinez a ridosso del palo, si chiude la prima frazione con due cartellini pesanti e la prossima squalifica di Frendrup e Badelj che salteranno il Lecce.
Il sorpasso con Gudmundsson – Nella ripresa svetta una organizzazione difensiva che fa dormire sonni tranquilli. Si riparte con la Salernitana a fare la partita e dare ritmo con il palleggio, noi a occupare gli spazi e cercare l’uscita rapida per ribaltare il fronte. Una ingenuità di Lovato, per un tocco ingenuo con il braccio, offre l’opportunità del raddoppio dal dischetto. Gudmundsson la piazza centrale per il nono gol in campionato. Gli uomini di Inzaghi accusano il colpo, facendosi sotto con una punizione dal limite. Candreva esplode il destro che spolvera la parte alta della traversa prima di terminare sul fondo. Ci opponiamo come un blocco unico e con spirito di servizio in una situazione di emergenza, con la necessità di dosare le energie per non scaricare il serbatoio. Respiriamo con qualche avanzata e il piedino di Gud che disegna spioventi dalla bandierina. Strootman forma la diga in mezzo con i compagni di reparto. Bani guida i movimenti della difesa con letture efficaci e, nell’area piccola, sono tutte di Martinez con interventi plastici. Il primo cambio per i nostri è Thorsby al posto di Vogliacco. Gila risistema l’assetto. Teniamo lontani gli avversari dai sedici metri, senza inquadrare una prateria per sciogliere le briglia e andarla a chiudere. C’è da soffrire poco o nulla nel timido forcing finale. Creiamo i presupposti per marcare la terza vittoria fuori casa. Dentro Ekuban per Strootman con un’altra variazione del copione tattico. I cinque di extra-time se ne vanno senza scossoni.