“Genoa comunque e ovunque” fa numeri

E’ boom di visioni in Italia e all’estero su Prime per il docu-film realizzato per i 130 anni del club. Nell’ordine di qualche centinaia di migliaia i cinefili che, nei primi due mesi di proiezione, hanno posato lo sguardo. 60mila gli accessi unici monitorati dal sistema di rilevazione ufficiale. Il film verso l’inserimento nel circuito dei festival estivi. Gli aspetti sociologici della genoanità materia di approfondimento per gli esperti del settore.

Il film catalogato tra i documentari è stato nella Top 10 nei cinema durante la fase di esordio, risultando tra i 25 più visti nelle sale nazionali nel primo trimestre 2024. Oltre 20mila gli spettatori spalmati su quasi metà delle regioni, grazie al coinvolgimento diretto dei club affiliati all’ACG.

Luci in sala – Genova, il Genoa. I Genoani, i Genovesi. Ma pure chi vive fuori città, regione, nazione. Un successo che sta facendo il giro della giostra con il motore di un sentire collettivo. Cinema e tv: segno più. Il film evento sulla genoanità, un affresco sui valori che la colorano, sta facendo il botto su Prime, dopo i numeri – e che numeri -, macinati ai botteghini delle sale cinematografiche. Il manifesto dell’appartenenza di un popolo.

Malati di Genoa – “Genoa Comunque e Ovunque” è un omaggio al significato più profondo di tifare Genoa nei racconti, le testimonianze, le storie, le emozioni che accomunano i protagonisti e migliaia di persone, in rappresentanza di generazioni diverse, dentro il perimetro del legame stretto con la squadra del cuore e di una “malattia” sportiva che si perpetua nel ponte che collega passato, presente e futuro. Il Genoa è vita.

La forza dell’amore – Un viaggio tra i risvolti di un sentimento irrazionale, intriso di un amore che sconfina in territori quasi inesplorabili al 100%. La magia del Genoa che si rinvigorisce nella narrazione senza barriere, per chi la vive come religione da professare, patrimonio di famiglia fuori dalle logiche dominanti, nel rispetto delle tradizioni e dell’orgoglio di tramandare lo stato inclusivo di comunità radicato nei secoli.

Produttori: Mattia Mor, Livio Basoli. Produzione DUDE: Originals. Regia: Francesco G. Raganato.