Genoa con furore, la Viola capitalizza

Al Ferraris termina 0-1. Senza l’apporto di metà squadra per l’emergenza permanente usciamo tra gli applausi dopo una prova gagliarda. Gli ospiti armano il cinismo passando nella ripresa con una zampata ravvicinata del folletto Gosens. Lottiamo al massimo raschiando il fondo dal barile in uno stadio caldissimo. Vicini al pareggio nel forcing finale. Debutto per la terza divisa da gioco. 30.254 gli spettatori con titolo di accesso.

Avanti con la prossima – “Noi saremo al tuo fianco, non ti lasceremo mai”. E’ il tributo che la gente genoana consegna ai ‘ragazzi’ al triplice fischio. Sul pezzo dall’inizio alla fine contro una signora squadra, reduce da sette risultati utili di cui cinque vittorie consecutive. Giù il cappello davanti alla tenacia dei nostri che non mollano di un centimetro, vanno decisi su ogni pallone e meriterebbero di veder premiati gli sforzi. Un punticino ci stava. La Viola cava il ragno dal buco dopo che la ragnatela a protezione aveva funzionato. Linee strette, occhi vispi. E dire che nel primo tempo l’occasione più nitida era capitata sui piedi di Sabelli. Diagonale a lato. Sorretti da Vasquez nel cuore della difesa, abbiamo sofferto le qualità e le puntate degli avversari, pungendo però con i tentativi di Ekhator e Martin prima dello svantaggio e, in seguito, con Pinamonti, Masini e un’incornata di Vasquez sventata da De Gea. Il campionato è lungo e non può sempre piovere.